Oma e “l’Universo Mondo”L’azienda di Villafranca sempre più leader in quattro continenti

Verona, la sua provincia, il suo territorio produttivo, la sua vocazione agricola. La sua identità vitivinicola. Un identikit ed un collante, spunto vincente per far nascere un’idea imprenditoriale, in un villafranchese come Giampietro Baldi, trapiantato inizialmente per lavoro in Svizzera (progettava in conto terzi attrezzature meccaniche attraverso il tecnigrafo)
che, una volta rientrato definitivamente
in Italia, pensò bene, nel 1971, con un cognato, di fondare e costituire l’azienda “OMA” (Officine Meccaniche Artigiane). Dedicandosi, dopo essere rimasto da
solo alla guida del prestigioso brand scaligero, alla realizzazione, progettazione
e costruzione di macchinari per l’imbottigliamento, confezionamento ed imballaggio di prodotti come vino, birre e grappe, con impianti specificatamente ridotti e compatti per permettere di inserirli anche in spazi contenuti in cantine, distillerie e birrerie. Intuizione nell’intuizione. Il tutto nato e vissuto a Villafranca, dove sempre
ad opera di Giampietro Baldi venne certificato, primo fra tutti, il palletizzatore (strumento idoneo per cartoni, fardelli,
casse da posizionare a strati su pallet). Attrezzatura che consentiva l’inserimento
dei cartoni dal basso. Un’azienda, la “OMA PACKAGING SYSTEMS” che, oggi, garantisce lavoro a ventidue dipendenti e che consente ai figli Fulvio, Eros e Fedra di proseguire, dal 1993, nella conquista
di mercati nazionali, europei e mondiali(ne fanno parte come continenti acquisiti anche l’Oceania, l’Australia, l’America) in una continuità che impreziosisce, in quasi cinquant’anni di attività, la storia di questa famiglia (di cui è parte integrante la moglie di Giampietro, signora Loredana). “Casa Baldi”, che celebrerà, il prossimo 2021, mezzo secolo di successi ottenuti: in attesa di una terza generazione, già pronta a raccoglierne il testimone con Alex e Giada. Aspettando il nuovo nucleo di altri più giovani nipoti, quali Giampietro, Daniele ed Andrea , attualmente ottimi studenti. E che fa affermare alla signora Fedra: ”Nel caso della nostra azienda, davvero l’unione fa la forza. L’amalgama di noi tutti è servito e servirà a procedere nel tempo”. Insomma, nello scacchiere di Oma , il futuro prossimo è già alle porte. Con altri brevetti da annoverare.

INNOVAZIONI NEL SEGNO DELLA CULTURA E DEL RISPETTO PER L’AMBIENTE.
“OMA” vola in alto e lo fa con la creazione di ulteriori macchinari presentati alla Fiera “Simei 2019” di Milano (premio medaglia d’oro di fidelizzazione): MOONBLOCK; LEOOS. Il primo chiamato “ Moonblock” per celebrare i 50 anni dell’allunaggio dell’Apollo 11 (ideazione degli ingegneri di Oma), le cui peculiarità sono rappresentate da un macchinario compatto, esteticamente bello ed in linea con principi di sostenibilità. Leoos “viene alla luce” nel ricordo dei 500 anni che ci dividono dalla morte di Leonardo Da Vinci. Trattasi di un depalletizzatore multiprodotto a basso consumo energetico che non necessita di manutenzione, in struttura d’acciaio Inox.
E, poi, il ricorso ad uno slogan partecipato “OMAMO”. Che sta per “Oma ama la sostenibilità ambientale”: un circuito virtuale per far capire e profondere buone iniziative come la tutela dell’ambiente, il benessere per la comunità e l’equità di genere.
Quanto serve e, forse più, per rappresentare un’azienda con la “A” maiuscola. Che vi aspetta tutti al Vinitaly 2020, padiglione F – Enolitech- stand C10.